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In questa sezione, news ed eventi dal mondo.

Musei: oggi visite gratis a Roma, Milano, Firenze, Napoli, Torino, Venezia e Bologna.
04/01/2015

 

Si rinnova anche domenica 4 gennaio 2015 l'iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali di consentire la visita gratuita di musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. Stando alle intenzioni, infatti, l'appuntamento è a ogni prima domenica del mese. Sul sito beniculturali.it è presente l'elenco completo dello strutture che partecipano, dislocate in 19 regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.

 

A Torino hanno aderito Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichità, Palazzo Carignano, Palazzo Reale, Villa della Regina. A Firenze hanno aderito anche i musei civici: Museo di Palazzo Vecchio, Museo Novecento, Museo Stefano Bardini, Cappella Brancacci, Fondazione Salvatore Romano e Museo di Santa Maria Novella. E non mancherà la possibilità di entrare negli Uffizi, nela Galleria dell'Accademia, nel Bargello, a Palazzo Pitti, nelle Cappelle Medicee e nel Giardino di Boboli.

 

"New Generations Festival": le nuove leve dell'architettura europea riunite a Firenze
23/11/2014

 

 

I giovani architetti di tutta Europa si danno appuntamento a Firenze. Approderanno a centinaia, a fine mese, nel capoluogo toscano da oltre dieci Paesi diversi, pronti a mettere a confronto esperienze, progetti e idee innovative per combattere la crisi, creare nuove opportunità di lavoro e riflettere sulle prospettive del settore.

A riunirli sarà il “New Generations Festival: Futurology – Il futuro della professione”, un'iniziativa ideata dallo studio di architettura Itinerant Office e dall'associazione culturale New Generations e organizzata in collaborazione con l'Ordine e la Fondazione degli architetti di Firenze e provincia, con l'obiettivo di creare un network internazionale tra architetti ma anche creativi e artisti under 36 attraverso una serie di attività multidisciplinari, sia pratiche che teoriche, che li vedano protagonisti.

Il Festival sarà ospitato alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella (piazza Stazione, angolo via Valfonda - adiacente all'ingresso della stazione centrale) nell'ultima settimana di novembre.


Mercoledì 26 si apriranno workshop e laboratori a pagamento rivolti ai soli “addetti ai lavori” previa precedente iscrizione (studenti di architettura, architetti iscritti all'albo o interessati al campo dell'arte e della produzione, anche over 36).

Da venerdì 28 (inaugurazione alle 20.30) fino a domenica 30 si terranno svariate occasioni di dibattito e confronto aperte a tutti sui temi dell'architettura a tutto tondo. In calendario, eventi e iniziative che conteranno sulla partecipazione di oltre 60 ospiti tra cui molti amministratori pubblici, sia locali che in arrivo dalle maggiori capitali europee".


Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale della manifestazione.

Advanced Multimedia Storytelling - A Bologna dal 12 al 14 dicembre il workshop col collettivo Bombay Flying Club
13/11/2014

 

In occasione del festival di editoria indipendente Fruit, presso Palazzo Re Enzo a Bologna, si terrà, dal 12 al 14 dicembre, un workshop in Advanced Multimedia Storytelling con il collettivo danese Bombay Flying Club, organizzato da Y art Project.

 

Oltre a questo il festival Fruit, riunisce editoria e grafica contemporanea, ospitando nel suo programma mostre, conferenze, workshop e market.  

 

"Il corso intensivo e completamente pratico di 3 giorni si rivolge a chi vuole capire i meccanismi del nuovo mercato digitale e imparare a lavorare efficacemente con il formato multimedia per raccontare le proprie storie!"

  

Chi parteciperà, inoltre, avrà la possibilità di carpire segreti direttamente dai fondatori del Bombay Flying Club, fotoreporter professionisti, vincitori di numerosi premi internazionali, membri della giuria del World Press Photo Multimedia Competition e Lumix Multimedia Award, nonché insegnanti di prestigiose scuole come la Danish School Of Media and Journalism, la Akademie für Publizistik di Amburgo, la Fachhochschule di Bielefeld e la University for the Arts di Brema. Inoltre vantano l’esperienza di aver condotto con successo più di 50 workshop in Danimarca, Germania, Svizzera, Germania, Italia.

 

Nota dall’insegnante: “Aspettatevi tanto lavoro, tanta pressione … e  un sacco di divertimento!  Ai partecipanti si richiede una macchina fotografica in grado di registrare video, un registratore, microfoni e un computer portatile sul quale abbiate installato un programma di editing video professionale (Final Cut Pro X o Adobe Premiere). Per gli studenti che vogliono produrre la propria storia durante i tre giorni di workshop è fondamentale che ricerchino e prendano contatto con i personaggi della propria storia già prima dell’inizio del workshop, così da poter girare e scattare senza problemi nonostante il tempo estremamente limitato a disposizione".

 

Per chiunque volesse maggiori informazioni e volesse prendere contatti per partecipare al corso, è sufficiente scrivere una mail a questo indirizzo: dario@yartproject.com

 

o dare un clic su questa pagina: http://www.photographyworkshopyart.com/it/advanced-multimedia-storytelling-workshop-by-bombay-flying-club-bologna-december-2014/

"Florence Youth & Heritage Festival": i blogger raccontano le nuove generazioni
09/11/2014
 

FIRENZE - Blogger a raccolta per una manifestazione tutta dedicata alle nuove generazioni. In occasione del Florence Youth & Heritage Festival, l’evento promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco, con il suo Istituto Internazionale Life Beyond Tourism, che si terrà a Firenze dal 10 al 13 novembre 2014, si svolgerà un’iniziativa tutta dedicata ai blogger. Questi saranno invitati a partecipare a un Blogger Meeting a loro dedicato che si terrà lunedì 10 novembre (ore 17.15) presso l’Iclab (Intercultural Creativity Laboratory – viale Guidoni 103, Firenze) per vivere da vicino il Festival, che ha come obbiettivo quello di promuovere il dialogo interculturale ed evidenziare l’importanza del patrimonio, così come il ruolo delle giovani generazioni. I post scritti per documentare e descrivere l’evento, una maratona internazionale di mostre, creatività giovanile, performances, dibattiti e testimonianze, potranno partecipare quindi all’apposito contest: basterà scrivere un post dedicato al tema e postarlo sul magazine www.lifebeyondtourism.org/magazine, inviandolo in copia a web@lifebeyondtourism.org .
 

Tra i post pervenuti entro il 30 novembre sarà selezionato il migliore per qualità, pertinenza e rilevanza, a insindacabile giudizio della giuria: il suo autore sarà il blogger ufficiale della prossima edizione del Florence Youth & Heritage Festival e avrà la possibilità di usufruire di un soggiorno gratuito a Firenze per due persone. Potranno partecipare blogger che si occupano di argomenti diversi, data l’ampiezza dei temi toccati dal Festival: dall’arte all’architettura, dalle tematiche giovanili alla fotografia, dalla moda alle relazioni internazionali, declinate in ogni ambito culturale. Per aderire è consigliato partecipare al Blogger Meeting, ma i blogger potranno comunque decidere di essere presenti anche a una delle altre giornate del Festival (a ingresso libero). La partecipazione è gratuita.


Florence Youth & Heritage Festival è l’evento parallelo ufficiale dedicato ai giovani dell’Assemblea Generale e del Simposio ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) su “Heritage and Landscape as Human Values”. È promosso dalla Fondazione Romualdo Del Bianco, con il suo Istituto Internazionale Life Beyond Tourism. La manifestazione ha l’obiettivo di valorizzare il dialogo fra culture per favorire la conoscenza, il rispetto e la pace nel mondo per uno sviluppo sostenibile. Gli eventi del Festival avranno luogo all’ICLAB (Intercultural Creativity Laboratory – viale Guidoni 103, a Firenze), un nuovo spazio della città di Firenze che sarà inaugurato proprio per l’occasione, oltre che all’Auditorium al Duomo, al nuovo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e in varie altre location.


Info: www.lifebeyondtourism.org

"ART21 - l'arte mentre accade": un Novembre culturale alla libreria Brac
02/11/2014 - Testo di Simone Piccinni
 

FIRENZE - Giovedì 6 novembre 2014, alle ore 18.00, presso la Libreria Brac di Firenze (Via de’ Vagellai, 18r), prenderà il via la rassegna "ART21 - l’arte mentre accade", un ciclo di quattro appuntamenti con docu-film dedicati all’arte e agli artisti contemporanei a cura di I. Murphy. La libreria Brac di Firenze, per tutti i giovedì di novembre, ospiterà le proiezioni di video realizzati da ART21, organizzazione no-profit statunitense di produzioni indipendenti dedicate all’arte per la televisione.

Thomas Hirschorn, Tania Bruguera, Graciela Iturbide e Wolfgang Laib saranno i protagonisti dei filmati in programma alla Brac, tutti prodotti da ART21 e in onda negli States su PBS, canale televisivo nazionale no-profit, per la settima stagione televisiva di Art in the Twenty-first century.
I video dedicati a Hirschorn e Bruguera sono incentrati su due importanti progetti di arte partecipativa che gli artisti hanno creato a New York: Gramsci Monument di Hirschorn (2013) realizzato insieme agli abitanti delle Forest Houses, case popolari del Bronx, e il lavoro quinquennale (ancora in corso d’opera) di Tania Bruguera Immigrant Movement International che intende ripensare la rappresentazione politica degli immigrati.
Graciela Iturbide, intervistata a Città del Messico, ripercorre le tappe fondamentali del suo lavoro di fotografa, mentre Wolfgang Laib spiega la sua opera, caratterizzata dall’utilizzo di materiali naturali, come la cera d'api, il polline, il riso.
Nel corso degli incontri seguiranno dibattiti e approfondimenti sui temi cari ai protagonisti dei video selezionati grazie alla presenza di artisti, curatori e ricercatori del settore.
"ART21 - l'arte mentre accade" è una rassegna volta a riaffermare l'importanza culturale e socio-politica dell'arte, il fermento che la nutre e che continua a garantirne l'esistenza.

Il calendario:

Giovedì 6 novembre h.18
Thomas Hirschorn
Investigation
Interverranno Zachary Androus, Fabrizio Ajello, Luca Paulesu.

Giovedì 13 novembre h.18
Tania Bruguera
Legacy
Interverranno Zachary Androus, Fabrizio Ajello.

Giovedì 20 novembre h.18
Graciela Iturbide
Investigation
Interverranno Giovanna Giusti e Zachary Androus.

Giovedì 27 novembre h.18
Wolfgang Laib
Legacy
Interverranno Zachary Androus e I. Murphy.

Per informazioni: www.art21.org - www.libreriabrac.net

"Pisa Book In Town": letture pubbliche per le vie di Pisa
26/10/2014 - Testo di Simone Piccinni

 

PISA - In occasione del weekend del 7 - 9 Novembre 2014, per avvicinare la città di Pisa ai libri, e far si che non rimangano chiusi nel Palazzo dei Congressi, la libreria OrsaMinore ha organizzato una serie di piccoli eventi da inserire in un cartellone unico che abbia per comune denominatore i libri. L'evento prenderà il nome di "Pisa Book In Town".

L'idea è quella di fare della brevi letture ad alta voce a tema, sparse in vari esercizi commerciali della città, oltre a delle presentazioni/eventi la sera.

Volete partecipare come lettori ad alta voce o avete un esercizio commerciale dove vorreste far leggere qualche pagina di un libro? Scrivete a: orsaminore.libriemappe@gmail.com

"Scrittura in Mostra" al Puzzle Firenze: reading letterario del Collettivo ThreeFaces
19/10/2014 - Testo di Simone Piccinni

 

FIRENZE - Nuovo appuntamento con gli autori del Collettivo ThreeFaces, lunedì 20 ottobre alle 19, al Puzzle Firenze. “Scrittura in mostra” è il titolo per il 3° reading targato Vai A Quel Paese – Go Face Yourself, che sarà come sempre introdotto ed ospitato da Matteo Castellani nella sua Galleria d'Arte Lavorativa, in Via Tavanti 19-A.


Oltre a chi vi scrive, gli ospiti della serata saranno: Andrea Federigi, Niccolò D'Innocenti, Tiziana Caudullo, Gianluca Bindi e Benedetta Bendinelli, con l'ottimo accompagnamento di chitarra a cura di Glauco Poscia.

 

I racconti, veri protagonisti della serata, saranno in parte estratti di questo blog e in parte inediti/preview di alcune sorprese, che verranno svelate durante la serata.
Al termine del reading, come sempre, sarà offerto un rinfresco.

Per i dettagli dell'evento, clicca qui.

"4° Puzzle Art Expo": l' "Unione" in mostra in via Tavanti
11/10/2014 - Testo di Simone Piccinni

 

Nuova iniziativa della Galleria d'Arte Lavorativa del Puzzle Firenze: prenderà il via oggi, 11 ottobre, la 4° Puzzle Art Expo, che ruoterà attorno al tema “Unione”.

La kermesse artistica multidisciplinare, diventata ormai appuntamento fisso nelle sale della Galleria, vedrà come ospiti espositori nelle tre sale principali: Ghenadie Popic, fotografo russo, che esporrà le sue opere in “Piazza Tavanti”; Antonietta Freni, che allieterà il “Salotto”, e Maistro, a cui sarà dedicata la stanza “Superpila”.

L' “Officina”, invece, vedrà le esposizioni pittoriche di ospiti italiani ed internazionali quali: Akiyo Takano, Edyta Wachowicz, Pent, Antonella Iannò, Galia Manfrida, Mario Cavallaro – Bleu Art – e Vincenzo Gualano. Il tutto accompagnato dall'installazione artistica ad opera di Beatrice Calastrini.

Inoltre, per tutto il mese di Ottobre, potrete ammirare all'opera lo scultore Francesco Battaglini, che si esibirà nella sua consueta attività produttiva nel laboratorio dell'Officina, in maniera aperta e libera per tutti gli avventori della Galleria.

SI Fest OFF: al via domani la quinta edizione del circuito alternativo del Savignano Immagini Festival.
02/10/2014 - Testo di Simone Piccinni

 

SAVIGNANO SUL RUBICONE. Prenderà il via domani, venerdì 3 ottobre, la quinta edizione del SI Fest OFF, la sezione fotografica alternativa e indipendente del SI Fest di Savignano sul Rubicone. Il ricco programma prevede una tre giorni di mostre estemporanee, esposizioni informali, video proiezioni, happening e performance, che caratterizzeranno la sezione OFF del Savignano Immagini Festival. L'avvenimento rappresenta da anni un'importante occasione per la Fotografia d'autore di interagire con il pubblico, svelando spazi, scorci e luoghi inediti, aperti appositamente per l'occasione.


Nato nel 2009 da un'idea di Mario Beltrambini, presidente del Circolo Fotografico Ass. Cultura e Immagine di Savignano sul Rubicone e cofondatore anche della sezione principale del Festival, il circuito OFF si pone l'intento di dare spazio ai nuovi talenti in campo fotografico attraverso la realizzazione di mostre fotografiche, installazioni, performance e molto altro.

Tra le tante nuove leve del panorama artistico nostrano, teniamo particolarmente a portare alla vostra attenzione il fotoreporter ligure Dario Bosio, che esporrà il suo lavoro “On the Identity of a Tomato Picker”. Questo toccante reportage è il frutto del soggiorno dell'artista in un centro di raccolta di pomodori vicino Foggia, chiamato con il sinistro nome di Grand Ghetto. Vivendo a stretto contatto con i lavoratori, Dario è riuscito a conoscere le storie personali, i sogni e le aspirazioni dei moderni “schiavi” italiani. Un lavoro che colpisce allo stomaco, inducendo alla riflessione su una realtà che ancora in pochi conoscono, nel nostro Bel Paese.

Per maggiori informazioni e per il programma completo della manifestazione, cliccate qui.

WIP @ Puzzle Firenze. Ieri la presentazione dei Workshop della Galleria d'Arte Lavorativa
21/09/2014 - Testo di Simone Piccinni

 

Ieri, sabato 20 settembre, si è svolta la presentazione delle iniziative formative del Puzzle Firenze.
Sono stati introdotti i programmi dei cinque workshops ideati dalla Galleria d'Arte Lavorativa, in collaborazione con le numerose realtà gravitanti attorno ad essa. I corsi sono ovviamente accomunati dalla finalità di permettere l'avvicinamento, da parte dei neofiti, al mondo dell'arte.


A turno i docenti hanno presentato i corsi: “Modellato artistico”, tenuto dallo scultore Francesco Battaglini, il workshop di “Fotografia” sarà curato da Marco Quinti, che tra le altre cose espone alcune opere alla mostra Collettiva sui “Luoghi” attualmente in programmazione al Puzzle.
Sarà dunque il turno delle parole, con il workshop di “Scrittura e narrativa creativa”, curato dall'Associazione culturale PoetiKanten,e in particolare da Iuri Lombardi. Ultimo, ma non a livello di importanza, lo spazio dell'espressività teatrale di Ilaria Bucchioni e del suo corso sul “Teatro sperimentale”.

«Grazie ad una fortissima capacità di produrre innovazione, Puzzle Firenze recepisce gli stimoli del mercato e capitalizza le idee – ci dice Matteo Castellani, fondatore della Galleria d'Arte Lavorativa, che continua - La Sezione WIP - Workshop, Idee e Progetti convoglia questo crescente bisogno di cambiamento. I workshop sono organizzati per coinvolgere i giovani per
avvicinarli alla possibilità di conoscere e imparare il lavoro artigianale e artistico, mettendo poi sul mercato il prodotto da
loro eseguito.

La Sezione WIP dà spazio ai Workshop per poi proseguire con l'attuazione delle idee e dei progetti che si produrranno all'interno di Puzzle Firenze.

La Galleria d’Arte Lavorativa darà spazio a tutti coloro che vogliono approfondire l’arte in qualsiasi forma»

 

La sessione formativa si chiuderà infine con il “Corso di Bon Ton”, a cura del maestro Alberto Presutti.
Per maggiori informazioni sulle attività e sulle modalità d'iscrizione, 
cliccate qui.

Collettiva Fotografica: "Luoghi" in mostra al Puzzle Firenze
14/09/2014 - Testo di Simone Piccinni. Foto di Mattia Martini
 

Si è aperta ieri, 13 settembre, la seconda Collettiva Fotografica del Puzzle Firenze. Il primo evento della ricchissima programmazione per la stagione invernale della Galleria d'Arte Lavorativa è dunque questa pregevole esposizione di scatti di artisti fiorentini, sul tema “Luoghi”.

 

Le interpretazioni degli artisti si accavallano davanti agli occhi degli spettatori in un vortice di sperimentazioni visive, giochi di luce e paesaggi surreali che accompagneranno il Puzzle Firenze fino al 28 di questo mese, intermezzate da eventi collaterali in tema, quali il reading poetico dei PoetiKanten e il Cenacolo degli Artisti, oltre al reading di lunedì scorso in nostra compagnia.

 

I bravissimi ospiti della Collettiva sono: il fotografo e giornalista Marco Quinti, che ci accompagna in un viaggio tra Berlino, Amsterdam, Londra e New York; l'architetto Gabriele Moretti, che con sapienti giochi di luce ed atmosfere oscure incanta gli occhi degli avventori; Roberto Bernacchioni, fotoamatore – come ama definirsi –, con i suoi primi piani “rubati”, che testimoniano in suo viaggio in Africa; poi gli strepitosi fotomontaggi dell'architetto Marco Magrini, che accosta audacemente dettagli architettonici a paesaggi naturali ed atmosfere nebbiose, in una miscela onirica ispirata alle Città Invisibili di Calvino; ultimo ma non meno importante, il fotografo Alessandro Giannini, di ScattoVisuale, che presenta alcuni scatti tratti dalla sua collezione dal titolo “Presenze”, nelle quali il luogo diventa quasi una quinta teatrale per le sagome umane, quasi sempre riprese in controluce, che danno la misura dello spazio e della prospettiva diventando le protagoniste dell'inquadratura.

 

Un evento da non perdere, in attesa delle nuove, interessanti iniziative della Galleria d'Arte Lavorativa, che potrete scoprire cliccando qui.

Torre di San Niccolò: riaperta al pubblico fino al 30 settembre
16/06/2014 - Testo di Simone Piccinni. Foto dal web
 

FIRENZE. Firenze va vista dall’alto, possibilmente al tramonto. E perché non dalla Torre di San Niccolò?
La famosa torre dell’Oltrarno fiorentino ha recentemente riaperto al pubblico: dal 24 giugno scorso, festa di San Giovanni - occasione in cui fu inaugurata dopo il restauro, nel 2011 -, fino al 30 settembre, sarà visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 20, con visite ogni mezz’ora. Le guide accompagneranno i visitatori per i 160 gradini e lungo il camminamento, raccontando tappa dopo tappa la storia e le funzioni della torre nei secoli, fino a giungere alla cima, da cui è possibile godere di una spettacolare e inusuale vista su Firenze, con l’Arno ai piedi e il piazzale Michelangelo a portata di mano. Il servizio, promosso dal Servizio Musei del Comune di Firenze, è a cura dell’Associazione Muse.

La Torre di San Niccolò è una testimonianza della cerchia di mura che, sul finire del XIII secolo, venne edificata per “fortezza e bellezza della cittade” (G.Villani, Nuova Cronaca): la nuova cinta muraria, progettata da Arnolfo di Cambio, avrebbe meglio difeso la città e avrebbe incluso anche le nuove aree urbane. Le porte, come quella di San Niccolò, avrebbero consentito un accesso regolato all’interno e permesso di avvistare in tempo i nemici. A differenza di tutte le altre porte cittadine, non fu “scapitozzata” - cioè ribassata nel Cinquecento - perché la collina di San Miniato le offriva una naturale protezione dai colpi delle artiglierie. Risulta ad oggi, quindi, l’unica torre fiorentina a conservare la sua altezza originaria. Nell’Ottocento le mura medievali vennero distrutte, a eccezione di un breve tratto in Oltrarno e delle porte, oggi considerabili come delle vere e proprie “isole architettoniche”.

"2° Mercatino del Riciclo Creativo e Oggettistica", festival del rinnovamento al Puzzle Firenze
16/06/2014 - Testo e foto di Simone Piccinni
 

FIRENZE. Fornire una nuova vita, rinnovare, reinventare. Su questi principi si fonda il “Mercatino del riciclo e dell'oggettistica”, evento svoltosi questo fine settimana al Puzzle Firenze. Un rinnovamento che non vuole essere esclusivamente materiale, ma dev'essere un valore dal quale dare il via ad una sorta di Nuovo Rinascimento Fiorentino. I tempi sono maturi, il fervido panorama culturale della nostra città non appariva così attivo da anni, e c'è il bisogno di cavalcare questo sommovimento, creando una rete di piccole realtà culturali indirizzate verso le buone pratiche di sostenibilità e cittadinanza attiva, offrendo anche idee e spunti per inventarsi un lavoro, in modo da arrivare a toccare e sensibilizzare più persone possibile.

 

In questa direzione va a collocarsi l'interessante iniziativa di Matteo Castellanti, vulcanico proprietario della Galleria d'arte lavorativa, situata in via Tavanti 19, che sta progettando – e realizzando – una serie di eventi consimili, atti a diffondere la conoscenza dell'arte e dell'artigianato.

In questa tre giorni, patrocinata dal CNA di Firenze – Confederazione Nazionale Artigianato Piccola Media Impresa –, Puzzle Firenze ha ospitato svariati artisti e designer, oltre a piccoli artigiani del riciclo. Tra questi possiamo citare: Costanza Savio con la sua “Risorseria”; l'industrial designer Giacomo Giustizieri, Metal Sound Design di Luca Otti e l'esposizione delle sedie rivisitate dall'architetto-designer Alessia Puntillo; Barbara Massaro con i suoi quadri in lastre tipografiche graffiate; e ancora, Carla Baldi, Daniela e i “Magici Intrecci”, Maria Laura Contini, Giulia Borraccino e Laura con la sua oggettistica.

 

Sabato 14, inoltre, si è tenuta l'inaugurazione della mostra di Francesco Battaglini, che ha portato al Puzzle la sua interpretazione-tributo della favola più tradotta al mondo: Pinocchio, cui l'artista ha dedicato un'intera mostra, riscoprendolo nel suo “Un burattino tra Vizi e Virtù”.

 

Per scoprire le altre iniziative in programma al Puzzle, vi segnaliamo il link del sito web.

 
Beppe Severgnini presenta "La vita è un viaggio" presso il Caffè Letterario delle Murate
07/06/2014 - Testo di Niccolò D'Innocenti
Foto @ Glauco Poscia
 

FIRENZE. “Con Beppe qualsiasi esperienza, anche la più semplice, si trasforma in viaggio”. Con queste parole Marco Pratellesi, giornalista dell’Espresso, inizia la chiacchierata/intervista con Beppe Severgnini durante la nona edizione del Festival del Viaggio, che si è svolta giovedì nella splendida cornice del cortile del Caffè Letterario delle Murate. Durante l’incontro i due famosi giornalisti hanno presentato il quarto libro di Severgnini, “La vita è un viaggio”, in cui lo scrittore fa un’analisi a 360° sulle (dis)avventure del nostro paese, viste con il particolare occhio del viaggiatore, dedicando una parola ad ogni capitolo.

 

I titoli dei capitoli del libro – già leader di vendite e vicino alle centomila copie vendute –, sono termini quali “semplicità”, “empatia”, “incoraggiamento”, resilienza”, “precisione”, “paura” e “ispirazione”. Parole usate dall'autore come spunto per affrontare, con la consueta ironia, i temi più disparati della nostra società, dalla politica allo sport, fino al giornalismo. Pratellesi ha voluto soprattutto insistere sulla straordinaria capacità di osservazione di Severgnini, definendolo “un fantastico osservatore di italiani”, dotato di una sensibilità perfetta, capace di percepire il comune sentire.

 

Allacciandosi a queste parole, Beppe ha aggiunto “Tempo fa, proprio su questi temi, ho scritto per il Corriere.it una lista di 100 motivi per cui essere orgogliosi di essere italiani. È stata una bellissima soddisfazione poter parlare di tutto ciò che mi piace del mio paese. Purtroppo, gli ultimi avvenimenti mi hanno anche spinto a scrivere una lista dei 10 motivi che mi fanno vergognare di essere italiano. Nonostante questo, non smetterò mai di osservare e di stupirmi di quello che mi circonda”.

 

HackUniTo dal 12 al 16 maggio a Torino. L'iniziativa organizzata presso il Campus Luigi Einaudi, cinque serate dedicate all'arte e alla cultura
28/05/2014 - Testo di Martina Calista
Foto @ Martina Calista
 

Dal 12 al 16 maggio a Torino, l'iniziativa #HackUniTo ha organizzato presso il Campus Luigi Einaudi, cinque serate dedicate all'arte e alla cultura. A finanziare questo strumento di innovazione è stata la Compagnia di San Paolo, una delle banche più importanti d'Italia.


Nel quotidiano luogo di studio degli studenti, è stato così allestito un palco sul quale diversi artisti hanno avuto l'opportunità di esibirsi e di esprimersi attraverso il linguaggio del proprio talento.
Ad aprire il concerto è stato Bianco, cantautore piemontese di musica leggera: la sua voce ha riempito l'aria rimbalzando su ogni parete dell'imponente struttura universitaria, mostrando alle persone da subito diffidenti, la funzione catartica delle sue melodie. Il pubblico, a macchia d'olio, ha circondato il palco, lasciandosi progressivamente guidare dalla musica che, come un collante, ha poi avvolto ogni singolo partecipante.

 

Subito dopo Bianco, gli Gnu Quartet sono diventati i protagonisti: viola, flauto, violino e violoncello hanno stravolto il precedente ritmo convertendolo in un'originale mix di musica classica e di Jazz che ha chiuso la prima giornata in armonia e stupore.
La sera seguente invece, a scaldare gli animi è stata una rivisitazione esilarante e provocante in chiave Pop anni '80 dell'opera lirica "Don Giovanni". Gli attori, nonostante la nota complessità del capolavoro, non hanno mostrato alcuna difficoltà a reinterpretarlo in chiave parodistica, suscitando curiosità e risa.

 

Ancora diversa è l'atmosfera creatasi mercoledì, giorno in cui un gruppo eterogeneo di "Original Street Dancers" ha potuto mostrare la propria abilità in una sfida amichevole di breakdance. A incorniciare il tutto, varie esibizioni di Rap e di freestyle, che hanno coinvolto il pubblico portandolo a scatenarsi insieme con gli appassionanti ballerini.
 

Il penultimo spettacolo ha cambiato ulteriormente sceneggiatura, dando voce alla Taranta ed al suo vento del Sud, con la partecipazione del cantante Eugenio Bennato e di La Paranza del Geco & Le Tre Sorelle. Il suono puro e primitivo di chitarre e tammorre, attraversando deserti e mari, si è diffuso tra il pubblico, sciabordando all'interno di ogni singola persona, diventata grazie all'evento, dinamica e giocosa.
 

La settimana si è chiusa venerdì sera con, direttamente da Roma, Piotta e i Kutso. Esagitati e rivoluzionari come sempre, hanno regalato soprattutto agli universitari romani fuori sede, un po' delle loro radici, adrenaliniche ed empatiche. Con un Campus trasbordante di teste, di colori e di calore umano, l'iniziativa #HackUnito è terminata, così come sono terminate anche le molteplici attività e conferenze pomeridiane gestite da un piccolo box radio in sede.
 

Ci si domanda però se sia conclusa anche la polemica sollevata dagli Invaders che come un polverone si è dipanata durante l'intera settimana.
Gli Invaders infatti, gruppo di universitari politicamente attivo che lotta per i diritti degli studenti, si è occupato di distribuire volantini informativi riguardo al loro punto di vista: “Organizzare un evento è una scelta ben precisa su come investire i fondi disponibili per l'università, una scelta che viene attuata con il fine di attirare consenso là dove manca la volontà di risolvere i problemi veri come il precariato, la mancanza di borse di studio e pesanti costi dell'istruzione.”

E ancora: “In un periodo di studio intenso come maggio, chiudere l'accesso ai servizi fondamentali per gli studenti come le aule studio, lascia un po' confusi sul valore che si dà all'università come luogo di formazione.” Altrettanto pungenti sono infine le allusioni all'ingresso di preponderanti flussi di fondi privati nelle istituzioni pubbliche. E poi provocando, chiedono: “E' più importante vendere un'immagine fresh e creativa che dura una settimana oppure dare risposte vere ai gravi problemi dell'università?”
 

Un dibattito è previsto martedì 20 maggio alle ore 14 sui prati del Campus, simbolo di protesta all'interno della protesta: è infatti dal mese di marzo che gli Invaders coinvolgono gli studenti nella ribellione al divieto di calpestare le aiuole del polo studentesco, accusando la proibizione di essere “antisociale e deleteria”.
 

Svariati sono dunque i sentimenti scaturiti da queste cinque serate, arazzo di colori contrastanti ed al contempo complementari. Certo è che la settimana torinese è stata pregna di rumore e di partecipazione attiva da parte di artisti, organizzatori e studenti, situazione da non sottovalutare in un momento forse troppo silenzioso in un paese che in silenzio non dovrebbe stare.

 

 

ESCURSIONE NELL'ENTROTERRA LIGURE: DOMENICA 4 MAGGIO A SANREMO L'ASSOCIAZIONE RAVACOI VI INVITA IN CIMA AL MONTE CARPARO.
23/04/2014 - Testo di Andrea Federigi
Foto @ Ravacoi di San Romolo.
 
Sanremo (IM). L'associazione Ravacoi organizza per domenica 4 maggio la seconda passeggiata dell'iniziativa 'Insémme a Zinzana' nella frazione montana di San Romolo, a Sanremo, in provincia di Imperia.
Il ritrovo è previsto per le 10 del mattino sul prato di San Romolo, davanti al ristorante Dall'Ava.
L'iniziativa è promossa dalla sede provinciale dell'Endas ed è finalizzata alla riscoperta del meraviglioso entroterra ligure.
 
L'associazione Ravacoi di San Romolo, durante le settimane precedenti, si è occupata di segnalare e tracciare il sentiero, e vuole invitare tutti a partecipare a una giornata all'insegna del trekking e della natura. «L’escursione - assicurano gli organizzatori - non è particolarmente impegnativa, ha inizio dal centro della frazione di San Romolo percorrendo a salire la mulattiera sul lato destro del prato fino a raggiungere Colle Termini di Perinaldo. Proseguendo, la mulattiera si interseca con una strada forestale più larga, ricca di pini silvestri e faggi. Una leggera salita permette di arrivare all’imbocco del sentiero per il monte Carparo».
 
Andando avanti, il sentiero si restringe, entrando nel bosco fino a raggiungere la vetta del Monte Carparo. Dalla cima il panorama, tipicamente ligure, è mozzafiato: a sud il mare, a nord le Alpi liguri e marittime, a ovest si scorge la Costa Azzurra , l’Esterel, e nei giorni senza foschia persino la Corsica!
In questa splendida cornice, il gruppo effettuerà una sosta e consumerà il pranzo in compagnia. Dopo la pausa si proseguirà lungo il sentiero in discesa che porta fino alla strada Militare, e dopo un breve tratto d'asfalto, la passeggiata continuerà su di un sentiero in mezzo alla macchia mediterranera fino a far ritorno a San Romolo intorno alle 16.
 
Gli organizzatori consigliano di indossare scarponcini da trekking, abiti comodi, pranzo al sacco e una buona scorta d'acqua.
La quota di partecipazione è: gratuita per i ragazzi fino a 14 anni, 2,00 € per Tesserati ENDAS e Legambiente, 5,00 € per tutti gli altri.
 
Ecco alcuni dati sul sentiero:
 
ANELLO SAN ROMOLO – MONTE CARPARO – SANROMOLO
Lunghezza: 9,5 Km
Tempo di percorrenza: 3,30 h
Dislivello: 276m
Difficoltà: Media
Caratteristiche: Sentiero molto panoramico
 
Per maggiori informazioni potete visitare il blog dell'associazione Ravacoi di San Romolo.
 
Oppure contattare via mail :
ravacoi@live.it
endas.imperia@gmail.com
 
O chiamare il numero:
tel. 3451036907
CRITICAL MASS FIRENZE DI APRILE: UNA BELLEZZA IN BICICLETTA...
23/04/2014 - Testo e foto di Andrea Federigi
 
Firenze, 23 aprile 2014. Come da copione, intorno alle 18 di giovedì scorso, le biciclette hanno iniziato a radunarsi in piazza SS. Annunziata per la Critical Mass di aprile, al ritmo di musica e accompagnati da sessioni di giocoleria estemporanea. Quando mancavano poco più di venti minuti alle sette, il gruppo di Massers ha dato inizio alla pedalata di gruppo organizzata per sensibilizzare la cittadinanza a un approccio più sostenibile legato agli spostamenti.
 
Obiettivo primario di una Critical Mass è appunto quello di diventare traffico per dimostrare che, come mezzo di locomozione in città, la bicicletta può sostituire le auto e gli scooter. Dopo un paio di giri intorno alla statua di Ferdinando I in SS. Annunziata, i ciclisti si sono spostati verso piazza Indipendenza e da lì hanno raggiunto i viali, congestionando il traffico. Diverse le reazioni degli automobilisti: c'era chi festeggiava allegramente la massa critica, ma non sono mancate le lamentale poco garbate di chi aveva troppa fretta di arrivare. Dove dovesse andare non si sa, ma la fretta sembra essere la prerogativa più in voga della nostra civiltà, con tutto lo stress che si porta dietro.
 
Dopo aver fatto un giro intorno alla Fortezza, e aver superato la stazione Leopolda, il gruppo di Critical Massers è arrivato alla rotonda di Ponte alla Vittoria, dove tra le lamentele degli automobilisti e a ritmo di d'n b e rock, i ciclisti si sono esibiti in un paio di giri festosi attorno alla rotatoria. Per tutto il percorso sorrisi ed educazione, i passanti si fermavano curiosi per sapere in cosa consistesse la sfilata di tutte quelle biciclette. Molti i saluti dalle finestre e le foto scattate dai turisti. Dopo aver attraversato rapidamente la zona di San Frediano, i massers si sono radunati in piazza Santo Spirito e deviato per un po' in piazza Pitti, dove si sono esibiti in qualche carosello attorno allo spiazzo, dove la gente li ha accolti calorosmente.
 
Da qui, il corteo su due ruote ha superato Ponte Vecchio e ha svoltato verso piazza della Signoria. Una moltitudine pedalante e festosa si è riversta davanti Palazzo Vecchio e, tra i flash dei turisti ha colorato di allegria una piazza che troppo spesso rischia di essere solo una vuota splendida vetrina per le foto ricordo della marea di gente che ogni giorno la invade.
 
Riappropiazione di tempi e spazi, di una lentezza più consona e sostenibile, forse più semplicemente, riscoprire la gioia di pedalare insieme, di ridere e cantare, proprio come quando si era bambini. Essere consapevoli che un modo di vivere gli spazi pubblici e la città in maniera diversa non solo è possibile, ma anche divertente e pratico.
 
Dopo aver attraversato il centro ed essere passati sotto al Duomo, percorrendo via Cavour, la Critical Mass è ritornata in piazza SS. Annunziata, dove dopo una festosa ovazione di giubilo, sono state parcheggiate le biciclette. Il prossimo appuntamento è per maggio... Non mancate!!!
 
CORSO SETTIMANALE A TORINO: CHIARIRE SE’ STESSI, con APURVA MASTINU
23/04/2014 - Testo di Nicola Crippa
Foto @ Apurva
 
In linea con la frase presente nella sezione di presentazione di Vai A Quel Paese, “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi paesaggi, ma nell' avere nuovi occhi”, portiamo alla vostra attenzione l'inizio di un corso settimanale: "Chiarire Sé Stessi". 
Il corso sarà tenuto da Apurva Mastinu, un insegnante e ricercatore del vero riconosciuto a livello internazionale.
 
Chi scrive segue Apurva da diversi anni, reputandolo un esempio e una guida in grado di portarmi sempre maggiore consapevolezza su di me e sul mondo. Con lui ho frequentato diversi corsi settimanali, rimanendone sempre profondamente e piacevolmente toccato.
Chiarire Sé Stessi è un corso che inizierà lunedì 28 aprile a Torino, presso “La Sorgente”,in via Montemagno, 71. le successive 4 lezioni si terranno nei successivi 4 lunedì del mese di maggio.
 
Se attraverso le esperienze della vita hai compreso che tu sei l’artefice di ciò che ti accade, darai sicuramente grande valore a questo apposito corso.Si esploreranno e comprenderanno vecchi principi e comportamenti che risultano inadeguati alla propria scala di valori e ai propri obiettivi, oggi.
 
Si verificherà la profonda influenza dei pensieri, delle emozioni e delle esperienze passate sulla propria autostima. I partecipanti comprenderanno i meccanismi che creano stress e paura e avranno tutti gli strumenti per trasformarli in forze produttrici di energia positiva.
 
Nel corso ogni studente chiarirà i propri obiettivi e come raggiungerli.Verranno utilizzate tecniche di meditazione e visualizzazioni.Questo corso può, insomma, "rimetterti in moto" o darti la spinta necessaria per attuare cambiamenti concreti nella tua vita in modo pratico e semplice.
 
Per ogni informazione, potete contattare Apurva tramite il suo sito o la sua pagina Facebook.
Clean Up Tre Ponti: i surfriders di Sanremo puliscono le spiagge domenica 27 aprile.
23/04/2014 - Testo di Andrea Federigi e Niccolò D'Innocenti
Foto @ Clean Up Tre Ponti

Il 27 aprile alle 10 del mattino nella spiaggia libera attrezzata dei Tre Ponti, a Sanremo, nell'estremo ponente ligure, i membri della fondazione Surfrider Europe si armeranno di pazienza e buona volontà per ripulire le spiagge della zona. 
 
Surfriders Foundation Europe si occupa di prevenzione dell'inquinamento e tutela di litorali marittimi e fluviali, di pulizia e di bonifica di territori che rischiano di perdere la loro bellezza originaria per colpa della negligenza e della maleducazione umana.
Si tratta di un'organizzazione no profit, impegnata nella difesa, nel miglioramento e nella salvaguardia dell'oceano e delle coste. Fondata nel 1990 a Biarritz, in Francia da alcuni surfisti tra cui il 3 volte campione mondiale Tom Curren, l'associazione conta 1500 volontari, 10 mila membri e più di 40 mila supporters in tutta Europa. E' presente anche negli USA, in Giappone, in Australia e in America Latina.
 
In questa occasione la crew di surfers sanremesi vi invita a partecipare numerosi e a portare, oltre a sacchetti e rastrelli, tanta voglia di migliorare e impegnarsi in prima persona per cambiare le cose.
RIbadiamo l'appuntamento: domenica 27 aprile, ore 10. Invece di rimanere a letto a poltrire datevi una mossa e "siate il cambiamento che volete vedere nel mondo".
 
Per chi volesse avere qualche info in più, di seguito i link per contattare Clean Up Tre Ponti e
Surfriders Foundation Europe.
 
Nelle foto alcuni momenti della pulizia effettuata nelle spiagge l'anno scorso.
Partybag: all'arrembaggio di piazza Ghiberti
3/04/2014 - Testo di Andrea Federigi
Foto e video di Glauco Poscia

28 marzo. Piazza Sant'Ambrogio, Facoltà di Architettura, Firenze.
Nel pomeriggio si è svolto il workshop in autocostruzione promosso dal Collettivo di Architettura, WAARK, che nasce come «necessità e desiderio di ampliare la didattica spesso troppo teorica e poco pratica».
I ragazzi del collettivo dicono di volersi attivare in prima persona, per questo il tema cardine è l'autocostruzione: «Vogliamo “sporcarci le mani”, metterci in gioco e costruire, partecipare attivamente come studenti e cittadini, riappropriarci dei nostri spazi. Vogliamo creare un gruppo di studenti, esperti del settore e docenti che discuta, rifletta e analizzi problemi attuali, che proponga nuove idee, nuovi progetti, nuovi interventi e che intervenga tramite la pratica dell’autocostruzione all’interno degli spazi universitari e urbani per qualificarli, rinnovarli e migliorarli».
 
A seguire, si è svolto un aperitivo a base di musica elettronica, in cui ragazzi e ragazze hanno ballato fino a mezzanotte. A quel punto, le porte di architettura si sono chiuse con qualche borbottio di lamentela dei festaioli, che però sono stati attirati da una PartyBag verso la vicina piazza Ghiberti, in una moderna versione a bpm accelerati del pifferaio di Hamlin.
 
Una volta in piazza, ci si è diretti verso il gabbiotto che ospita l'uscita e le casse automatiche del parcheggio sotterraneo, la PartyBag è stata posizionata strategicamente sui un distributore di bevande, in alto.
Il divertimento era assicurato: tra le facce sbigottite e divertite della gente che usciva dal parcheggio, i ragazzi hanno cominciato a ballare, sorridendo e scansandosi per lasciar passare, sempre molto educatamente, nonostante la foga.
 
Un flash mob, un movimento danzante spontaneo che ha animato la serata di venerdì fino all'una e mezzo, poco più. Ovviamente non è mancata qualche battuta e qualche riferimento alle recenti restrizioni proposte dal prefetto e dall'opposizione di centro-destra, che entreranno in vigore domani: il provvedimento antidegrado prevede lo stanziamento di forze dell'ordine nelle piazze cittadine e restrizioni per i locali che vendono alcolici; scatta inoltre l'ampliamento della ztl notturna, rendendo più grande l’area off limits.
 
Per questo alcune associazioni e collettivi cittadini invitano tutti in Sant'Smbrogio, domani, venerdì 4 aprile alle 18 e 30, per portare da casa tavoli, sedie, cibo e bevande.
Certo non mancheranno musicisti, artisti, poeti, giocolieri. Verrà distribuito materiale informativo, e ribadita la ferma volontà di voler vivere la piazza come cittadini di Firenze, in libertà e nel rispetto del prossimo.
Come cittadini abbiamo il diritto di vivere questi spazi.
 
Per chi volesse saperne di più su PartyBag, ecco il Link alla loro pagina Facebook.
 
 

 

Cultura 2.0: "Realtà aumentata" nel Castello di Montoggio, con il progetto Liguria Heritage.
01/04/2014 - Simone Piccinni

GENOVA. Approda sabato 5 aprile 2014 a Montoggio, in Valle Scrivia, nel Castello dei Fieschi, la promozione di Liguria Heritage: il nuovo progetto della Regione Liguria, cofinanziato dall’Unione Europea, dedicato alla valorizzazione in chiave turistica di 97 beni culturali liguri.

Sabato alle 10, nel Castello di Montoggio, verrà presentata alla stampa l’applicazione della “realtà aumentata” che consiste nel puntare il proprio smartphone sui punti più significativi del percorso di visita del castello per veder comparire personaggi storici che descrivono le opere e raccontano le vicende dell’antico maniero. Si tratta di “avatar” tridimensionali di personaggi storici che fungeranno da guida ai visitatori.

L’obiettivo del progetto è rivitalizzare i centri storici, valorizzare ville e palazzi storici, i castelli e i forti di Liguria e farli diventare una motivazione di viaggio e potenziare il flusso turistico.
Con le parole dell'assessore  regionale allo Sviluppo Economico Renzo Guccinelli: «Direttamente sui loro tablet, o su quelli che metteremo a disposizione, in quattro località della Liguria - Luni, Montoggio, Noli e Forte dell’Annunziata – area archeologica a Ventimiglia - i turisti potranno incontrare, in forma di avatar, personaggi storici coinvolti nelle vicende di questi luoghi e, ascoltando la loro storia, venire a conoscenza della storia dei monumenti. Stiamo pensando a Gerolamo Fieschi a Montoggio, a Enrico del Carretto a Noli e così via. Ogni sito avrà più personaggi e molti contenuti multimediali. Siamo certi però che non sarà nella tecnologia la chiave di efficacia del progetto, ma nella nostra capacità di raccontare questi beni culturali coinvolgendo, incuriosendo, stimolando, emozionando».


All’evento saranno presenti gli attori della Compagnia Govi che hanno doppiato i personaggi della “realtà aumentata”, il gruppo storico Fieschi di Casella e l’associazione Peppo Dachà.

Nel pomeriggio, dalle 14 alle 16, il castello sarà aperto ai cittadini di Montoggio e ai turisti..

L’appuntamento è al campo sportivo, ed è previsto un servizio navetta.

Parteciperanno il sindaco di Montoggio Mauro Fantoni, il vicepresidente della Regione Liguria Claudio Montaldo, oltre al già citato Renzo Guccinelli.

 

Laboratori relazionali e della parola contro la dispersione scolastica: il progetto Barbiana Oggi.

27/03/2014 Testo e foto: Andrea Federigi e Simone Piccinni

 

FIGLINE VALDARNO- Il progetto Barbiana Oggi della ONLUS AB Project Young, è un'iniziativa che coinvolge 15 studenti dell’istituto Giovanni da San Giovanni, 10 dell’Istituto Vasari e 30 delle medie dell’istituto comprensivo Leonardo da Vinci. Si tratta di un percorso teso ad evitare l'abbandono scolastico, la dispersione e il disagio, sviluppando l’integrazione e la capacità critica dei partecipanti.

 

I ragazzi vengono coinvolti in attività e laboratori di gruppo per permettere la trasmissione di conoscenze, emozioni ed esperienze, e favorire l'istaurarsi di un rapporto di educazione reciproca. È un progetto formativo centrato sul tutoraggio scolastico in cui studenti della terza e quarta superiore, coadiuvati da neolaureati e universitari, gestiscono l’intero percorso fungendo da vere e proprie guide per i giovanissimi di prima e seconda media. L’iniziativa è stata portata avanti nel primo modulo tramite Laboratori Relazionali, e consolidata nel secondo attraverso Laboratori della Parola, seguendo il metodo della Peer-Education.

 

Nel pomeriggio di lunedì, l'AB Project Young, ci ha invitato come ospiti per un incontro coi ragazzi, in cui abbiamo affrontato il tema della “memoria e rielaborazione del dolore”. I tutor che seguono il progetto, Alessandro, Federica e Niccolò, hanno diviso i partecipanti in due gruppi, e, per un paio d'ore, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con i ragazzi a proposito dell'importanza dell'elaborazione positiva del dolore, nella vita di tutti i giorni e nella costruzione del futuro. Di fronte ad argomenti difficili e profondi come il senso di giustizia, l'autocoscienza, la battaglia per i diritti civili, il razzismo e la violenza, i giovani partecipanti si sono mostrati tutt'altro che passivi, interagendo e apportando nuovi stimoli alla conversazione, permettendo non fosse esclusivamente una lezione a senso unico.

 

Le domande che hanno posto erano sempre molto interessate e hanno dimostrato da parte dei ragazzi una curiosità e una sensibilità sicuramente fuori dal comune, tenendo conto della loro giovanissima età. Alla fine dell'incontro gli abbiamo chiesto di scrivere una rilfessione su cosa significasse per loro la memoria, come tra l'altro fanno sempre alla fine delle loro attività con il progetto Barbiana Oggi.

 

Gli elaborati sono risultati tutti di pregevole fattura, dimostrando punti di vista interessanti e non banali. Ad esempio, Elisa, ha scritto che: «La memoria affascina per quello che racconta, per quello che costruisce. Perchè alla fine la memoria è parte di noi e siamo noi a farla vivere. Si forma di scelte che, giuste o sbagliate, portano a conseguenze che rimangono. Per questo è importante sapere, perchè sapere significa arricchirsi. Da quello che i media ci trasmettono oggi ci si arricchisce di cose che sono come plastica al posto del vetro, né così lucide, né così trasparenti, piuttosto soffocanti, ma soprattutto vuote e prive di valore. Scegliere di cosa arricchirsi è scegliere chi essere, e si può scegliere consapevolmente solo conoscendo».

 

O ancora, secondo Erica, la memoria è necessaria per «Ricordare per non sbagliare nuovamente, per migliorare, progredire, riuscire a creare una collettività uniforme, con gli stessi diritti e gli stessi doveri».

 

Secondo Sofia invece, «Conoscere il passato è riuscire a gestire il futuro, accettare il nostro vissuto ci rende in grado di guardare il domani con occhio più esperto, consapevole. Riuscire a usare la memoria in memoria costruttiva è una delle qualità più importanti della persona intelligente, perchè le permette di imparare dagli sbagli e impegnarsi nella ricerca di nuove soluzioni. Il ricordo è semplicemente una spinta verso il rinnovo, non è una questione di rimorso, è solo la voglia di guardare avanti senza dimenticarci ciò che siamo stati».

 

Un'esperienza che senz'altro si è rivelata istruttiva tanto per noi “adulti”, quanto per loro. Abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con ragazzi più giovani di noi su temi importanti, che valgono la pena di essere discussi e riproposti proprio perchè non ne venga persa la memoria. Da parte loro abbiamo trovato una sensibilità, un senso di giustizia e un'attenzione che era difficile aspettarsi, e anche in caso di argomenti difficili e noiosi questo atteggiamento si è mantenuto coerente. Siamo andati via da Figline Valdarno con un sorriso, e la sensazione di essere cresciuti un po' anche noi.

 

Stavolta siam stati fortunati dato che normalmente, «i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta».

Antoine de Saint-Exupèry

 

 

 «Nuovo dizionario delle cose perdute», Guccini presenta il suo nuovo libro allo Spazio Alfieri di Firenze.

25/03/2014 Testo di Niccolò D'Innocenti

Foto di Matteo Tassinari

 

FIRENZE- Uno Spazio Alfieri stracolmo di gente ha accolto ieri pomeriggio Francesco Guccini all’incontro organizzato per l’uscita del suo ultimo libro, Nuovo dizionario delle cose perdute.

All’evento, organizzato per le cinque e mezzo, hanno partecipato, oltre al cantautore, il fumettista Sergio Staino, la critica letteraria Gabriella Fenocchio e Anna Benedetti. L’affluenza è andata ben al di sopra delle aspettative, visto che molte persone non sono riuscite ad entrare all’interno del teatro che già un’ora prima dell’inizio della presentazione registrava il tutto esaurito. Cosa assolutamente non scontata quando si parla di eventi legati alla lettura e all’editoria.

 

L’incontro è durato all’incirca due ore, durante le quali Guccini ha parlato del suo libro, scritto per completare Dizionario delle cose perdute, uscito un paio di anni fa. Nelle sue pagine il cantante ci racconta di tutti quegli oggetti del suo – e del nostro – passato che la modernità ha ritenuto essere ormai “non necessari” al nostro stile di vita. Basta dare una sbirciatina all’indice del libro – subito comprato appena entrato nel teatro – per capire di cosa stiamo parlando : la Merenda, le Pezze al culo, le Cartoline, le Osterie, l’Autostop sono solo alcuni dei titoli che colpiscono immediatamente il mio sguardo.

 

Durante l’evento, che man mano che passa il tempo è diventato sempre più simile a una chiacchierata fra amici al bar, lo scrittore di Pavana, partendo da estratti del suo lavoro, ha raccontato numerosi aneddoti della sua giovinezza, spesso integrati da interventi di Staino, strappando risate e applausi alle duecento persone stipate ovunque dentro lo Spazio Alfieri. Il cantautore si è mostrato molto disponibile a rispondere alle domande che sono piovute dal pubblico. Alla domanda su quale è, o era stato, il suo rapporto con la città di Firenze, Guccini ha risposto semplicemente «E’ sicuramente più grande e trafficata di Pavana». Inoltre non ha perso l’occasione di augurare buon compleanno a una ragazza che dal pubblico lo ha ringraziato di avere scritto una canzone come Farewell, perfetta colonna sonora per il ventesimo compleanno di una gucciniana doc.

 

Come al solito, non è mancata la disquisizione sulla figura del cantautore, che Francesco ha spiegato in modo tutto suo: «Il cantautore è sostanzialmente un ibrido, qualcosa che non esisteva prima. È come quando delle persone hanno visto per la prima volta una giraffa. Aveva il corpo del cammello ma il manto come quello di un ghepardo. Quelle persone allora lo hanno chiamato Cammellopardo. Ecco, il cantautore è un cammellopardo».

 

Dopo i saluti e la standing ovation di rito, il cantante si è fermato ad autografare i libri dei suoi fans, anche se, conoscendolo appena un pochino, avrebbe preferito fare un salto al bar a prendere un bicchiere di vino. Inoltre, alle 21.30, sempre sul solito palco, è stato proiettato La mia Thule, il film sulla realizzazione dell’ultimo disco di Francesco.

 

 

 

"Poesie contro l'oblio" - Darwish alle Oblate

​14/03/2014 - Testo di Andrea Federigi e Niccolò D'Innocenti 

Foto di Andrea Federigi

 

 

FIRENZE- Ieri sera, nella sala conferenza della Biblioteca delle Oblate, si è svolto un incontro in cui sono state lette e analizzate numerose opere di uno dei più grandi poeti arabi, il palestinese Mahmoud Darwish. Scomparso nel 2008 all’età di 67 anni, Darwish ha realizzato circa venti raccolte di poesie (pubblicate dal 1964 a oggi) e sette opere in prosa, di argomento narrativo o saggistico. È stato giornalista e direttore della rivista letteraria "al-Karmel" (Il Carmelo) e, dal 1994, membro del Parlamento dell’Autorità Nazionale Palestinese.

 

I suoi libri sono stati tradotti in più di venti lingue e diffusi in tutto il mondo. Solo una minima parte della sua produzione letteraria è stata tradotta in italiano. Durante l’iniziativa sono intervenuti Vittorio Biagini, presidente del Laboratorio Nuova Buonarroti, Hakam Malky, della Comunità Palestinese di Firenze, e Susan Fatayer, esperto di lingua araba dell’Università di Firenze. Il tutto accompagnato dalle note del musicista Muauia Alabdulmagid, che con il suo Oud ha trasportato i presenti in un'atmosfera mediorientale. Sono state introdotte la vita e l'opera del poeta, di cui è stata proposta un'analisi contestualizzata nella difficile situazione israelo-palestinese.

 

Si è insistito principalmente su come l'opera di Darwish rappresenti un'importante tassello della letteratura moderna, costruita sulle basi dell'antica tradizione lirica araba, ma anche su poeti come Nazim Hikmet, Pablo Neruda, Majakowsky, Walcott, i poeti francesi e quelli iracheni degli anni '50. Secondo Biagini: «La grande poesia appartiene a tutti, ci è vicina, proprio grazie alla sua musica, al ritmo, alla forma. Si fa memoria e promessa di contenuti insieme: il conflitto e la sconfitta, il dolore e la fedeltà verso la felicità, la consapevolezza della ferita e la memoria della futura redenzione. La forza della disperazione ci dà la capacità di comporre una nuova presenza umana attraverso la poesia. La forza creatrice si oppone alla capacità distruttrice dell'uomo; la potenza dell'immaginazione, come in Leopardi, è parte costitutiva per l'essere umano, insita nel suo progetto di futuro».

 

Cita come esempio la poesia di Darwish scritta sul carceriere.

«Perché il carceriere non canta? Il prigioniero canta perché è solo con se stesso, mentre il carceriere non esiste se non insieme all'altro che sorveglia: è tanto occupato a tenere sotto controllo il prigioniero che si dimentica della propria prigionia». 

 

Una poesia, quella di Darwish, che parla di pace e fratellanza tra i popoli:

«Questa terra è mia, con tutte le sue molteplici culture: ebraica, greca, romana, persiana, egiziana, ottomana, araba, inglese e francese. Voglio viverle tutte, ed è mio diritto identificarmi con tutte le voci che sono risorte in questo tempo».

 

Ovviamente la questione palestinese è il fulcro dell'opera del poeta, ma, come dice Susan Fatayer, dalle sue poesie non traspare odio: «È convinto che prima di instaurare qualsiasi rapporto di pace, è necessario dare ai palestinesi gli stessi diritti degli israeliani, è indispensabile che vengano riconosciuti come essere umani. Arriva ad accomunare la situazione degli indios americani ai tempi dei conquistadores con quella vissuta dal suo popolo, costretto nelle porzioni di territorio sempre più piccole intorno a cui sorgono gli insediamenti israeliani».

 

E scrive rivolto proprio ai sionisti:

«Io sono arabo. Non odio la gente. Io non vi odio: il mio primo insegnante era ebreo, il mio primo amore era una ragazza ebrea, il primo giudice che mi ha condannato era una donna ebrea. Come posso odiarvi? Voi dovete capirmi, dovete capire la tragedia del nostro popolo. Vi suggerisco di andare avanti e di scrivere la poesia. Io non posso darvi nessun consiglio in amore, conta solo la vostra esperienza. Io non posso darvi nessun consiglio in poesia, conta solo il vostro talento».

 

La Fatayer, connazionale di Darwish, conclude il suo intervento con una poesia inedita in cui viene espresso il disagio del popolo palestinese, a cui non solo non viene riconosciuta una nazionalità, ma a cui è richiesto addirittura di presentare un lasciapassare israeliano per entrare nella propria terra:

«Se fossi nato da una madre australiana, e tuo padre fosse armeno, e il tuo luogo di nascita fosse la Francia, quale sarebbe la tua identità originaria? Certamente tripla! E la nazionalità? Francese, e i diritti, anche francesi, e così via. E se tua madre fosse egiziana, e tua nonna di Aleppo, e tu fossi nato ad Acre, oppure tuo padre fosse di Gaza, quale sarebbe stata la tua identità oggi? Senza dubbio quadrupla come i colori della nostra bandiera araba: nero, bianco, verde rosso. Ma la mia nazionalità? Non esiste. Sono Palestinese».

 

 

 

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