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Viaggi d'altro tipo - Il contest fotografico "Il Lavoro è Donna"

Chi già legge il vostro blog o partecipa alla sua creazione sa benissimo cosa sia l'esigenza di guardare oltre la siepe del proprio giardino. Son sempre stata fermamente convinta del fatto che siamo tutti cittadini del mondo: nonostante l'università scelta o il lavoro che svolgiamo ci obblighino a seguire un certo percorso, non possiamo permetterci il lusso di non considerare tutto quello che ci gravita intorno, o quello che succede a migliaia di km di distanza. I nostri sensi devono essere sempre pronti a captare ciò che può incuriosirci, formarci, cambiarci, o magari anche spaventarci. Proprio camminando con la testa bassa nell'atrio di un affollato dipartimento dell'università un giorno ho visto un volantino. Piccolo A4 modesto in bianco e nero: VUOI LAVORARE IN UNA ONG? Ho dato un’occhiata veloce, pensando che fosse la solita promessa di un lavoro che in realtà non ti faranno fare mai. Poi ho portato avanti la mia giornata universitaria, quando la sera, prima di tornare, in un altro dipartimento, ho sbattuto nuovamente il naso su quel volantino. Mi son guardata furtivamente intorno, l'ho staccato dalla bacheca e l'ho portato a casa. Ho iniziato a seguire le lezioni che Oxfam Italia ci offre per spiegarci le posizioni lavorative presenti in una ONG, ho scoperto parole nuove come advocacy e fundraising, problematiche che affliggono paesi del terzo mondo e non, progetti, voglia di fare, calore umano. Informandomi, ho visto che la Oxfam è una delle più importanti confederazioni internazionali nel mondo specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo, composta da 17 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano in oltre 90 paesi per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia. Convinta anche da questo, ho seguito il ciclo di incontri con dedizione, scegliendo infine di continuare a collaborare con Oxfam. Come? con un progetto di fundraising (ergo raccolta fondi) per far fruttare le nozioni apprese.

Insieme a un paio di miei colleghi, Andrea Francioni e Alessio Elefante, studenti del SECI, abbiamo avuto l'idea di raccogliere fondi non con un evento convenzionale (strada in discesa) ma mediante un contest fotografico (strada in salita).

L'organizzazione del contest c'è costata molto lavoro: dovevamo individuare prima di tutto il tema, poi redigere il regolamento, infine trovare gli sponsor, gli organizzatori, i giudici e chi più ne ha più ne metta. Quello che conta è che alla fine, dopo aver superato vari momenti critici, ci siamo riusciti. Abbiamo creato un contest intitolato il "IL LAVORO è DONNA", l'iscrizione al quale verrà interamente devoluta a Oxfam Italia, dove i fondi verranno usati per continuare il suo lavoro presso le tante popolazioni che soffrono la fame e la povertà, migliorando le loro condizioni di vita e portando loro i mezzi necessari per rendersi autonome . Ai vincitori, invece, ricchi premi verranno offerti dagli sponsor.

Il montepremi totale ammonta a 1600 EURO. Il contest è aperto dal 18 dicembre e sarà possibile partecipare fino al 20 marzo. Sono previste quattro tipologie di premi compreso un premio speciale per il miglior fotografo donna. Possono partecipare davvero tutti: fotografi professionisti, fotoamatori, chiunque può scattare una foto adatta al tema anche usando il suo smartphone.

L’idea principale è di riuscire a rappresentare la figura della donna nella sua variegata capacità di applicarsi a tipologie diverse di lavoro, di industriarsi nel quotidiano o di ricoprire anche ruoli un tempo prettamente maschili. La speranza è che le foto scattate e inviate possano costituire infine un quadro complesso, non limitato alla sola realtà italiana, ma che abbracci anche la condizione della donna e del suo inserimento nel mondo anche in contesti territoriali differenti e afflitti per forza di cose da problematiche altre e comunque importanti da individuare e mostrare. La cultura, la sensibilizzazione e un gesto benefico possono anche passare da qui. Pensiamo che un blog come il vostro, che cerca di ampliare i confini ristretti del nostro sguardo possa sposare la causa e promuovere l’iniziativa.

Utilizzo questo mezzo infine per ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto nella creazione di questo evento, LefotodiRiccardo, i nostri sponsor e Alberto e Lorenzo di Oxfam.

Qui potete trovare tutto il regolamento

Giulia Bua

THREE FACES

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